SEZIONE
Il Comitato Nazionale a Pordenone
11/03/2013

Giornata di rilevante spessore, quella vissuta dalla Sezione “G.Guarini” di Pordenone, venerdì 8 Marzo. Ci ha onorati della sua presenza, il componente del Comitato Nazionale dell’ A.I.A. Alberto Zaroli. Espressione della Macroregione del Nord, Alberto è stato eletto nell’Assemblea dello scorso Novembre, nella quale vi è stata la riconferma del presidente Marcello Nicchi e l’elezione dell’intero Organismo Direttivo Centrale. Pordenone la sua prima visita in una Sezione, da quando ha assunto questo nuovo ruolo.
La giornata è stata molto intensa; ha raggiunto il Centro “ B. De Marchi” e i locali della Sezione nel primo pomeriggio, per poter partecipare al meeting tecnico della CAI dei ragazzi del triveneto, coordinato da Simone Ponzalli, Paolo Baldacci e Giuliano Vendramin. Il suo intervento, breve ma significativo, ha trasmesso ai presenti un messaggio importante: “l’ambizione deve portare tutti a mirare sempre più in alto, ma il senso dell’ Associazione e del piacere di stare insieme devono spronare a divertirsi e a continuare ad essere partecipi anche a fronte di eventuali sconfitte sul campo”.
Successivamente l’incontro con i Presidenti della nostra Regione, un momento di confronto, coordinato dal Presidente del CRA Gilberto Dagnello e un’ occasione per confrontarsi sui temi “più caldi” vissuti dall’ Associazione. Aperto e franco il confronto instaurato tra Alberto e i presenti, che hanno avuto modo di esporgli le problematiche più pressanti vissute nel territorio regionale.
Quindi il momento clou della giornata, la RTO e la possibilità per Alberto di confrontarsi con la Sezione di Pordenone. In una sala gremita di giovani e giovanissimi arbitri, il relatore ha mostrato, con l’ausilio di video esempi di modalità e capacità di comunicazione, forte della sua importante esperienza di Presidente del CRA Lombardia.
Un’ora e mezza trascorsa “tutta di un fiato” che ha permesso agli associati naoniani di crescere ed aumentare il bagaglio di conoscenze personali.
La serata proseguiva in una vicina trattoria, come nella migliore tradizione dell’ospitalità friulana.

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