EVENTO
Serata ad Azzano Decimo
20/11/2013

Non è affatto vero che gli arbitri "vivono in una torre di avorio" chiusi nel loro mondo di "casta di intoccabili", ma quando agli arbitri sono proposti temi seri ed interessanti, dove poter svolgere dei ragionamenti con pacatezza e serietà, sono i primi a scendere in campo e a rendersi disponibili al giudizio ed al confronto.
E' quello che è accaduto lunedì 11 novembre 2013 alle ore 20.30 presso la Casa dello Studente di Azzano Decimo (PN), dove si è svolto un incontro aperto a giocatori di ogni fascia di età, ad allenatori, a dirigenti, ad accompagnatori e soprattutto ai genitori, organizzato dalla A.s.d. Azzanese con il Patrocinio del Comune di Azzano Decimo, la collaborazione della Delegazione Provinciale LND di Pordenone, della Sezione A.I.A di Pordenone e del Progetto Equilibrista - Ambito Distrettuale.

Tema della serata:
ARBITRARE - A COSA SERVE IL RISPETTO DELLE REGOLE
Serata di riflessione e confronto sulla figura dell'arbitro, sul senso delle regole, sul ruolo di società, giocatori, pubblico, nel garantire la possibilità del miglior gioco possibile.

Relatore il Presidente della nostra Sezione, Luca Cavanna che, moderato da Stefano Carbone, del Progetto equilibrista ed introdotto dal Dirigente dell' Azzanese Raffaele Soggiu, ha intrattenuto la folta e composita platea con un intervento di oltre un'ora.
Dopo il saluto del Delegato della LND di Pordenone, Giorgio Antonini e dell'Amministrazione Comunale per tramite dell'Assessore di riferimento, molti sono stati i temi affrontati dal Presidente, "chi è oggi l'arbitro del Settore Giovanile", quali le forme di reclutamento, quale le difficoltà insite nel ruolo di dovere "dirigere" 22 persone in campo, quali le pressioni provenienti dalle panchine e dagli spalti.
Luca Cavanna si è soffermato particolarmente su questo ovvero sulla necessità che gli adulti, genitori, dirigenti o allenatori, proprio perchè figure di riferimento, siano per i ragazzi esempi di valori, di buona educazione, di etica.
Perchè ad un ragazzo calciatore che sbaglia un gol semplice o un rigore, che effettua una "papera" clamorosa, è perdonato tutto, anzi incoraggiato dal gruppo e dai tifosi, ed invece ad un ragazzo coetaneo, arbitro, se sbaglia una rimessa laterale o l'assegnazione di un fallo, non solo non viene perdonato nulla ma spesso è fatto oggetto di volgari improperi? Può il tifo stravolgere "la ragione", facendo perdere il senso della realtà ad adulti che magari potrebbero essere genitori di quel giovane ragazzo arbitro?
Una carrellata effettuata con incisività e che ha lasciato la platea colpita su talune riflessioni che, spesso, vengono tralasciate più per non conoscenza che per indifferenza o ostilità.
Molto interessante, in chiusura di serata, il video mostrato da Carbone: una serie di interviste a giovani calciatori della 'Azzanese, che con semplicità affermavano come per loro il tifo dei genitori dovesse essere incoraggiamento e noncerto le aggressioni verbali all'arbitro o agli avversari.
E' seguito quindi il dibattito con numerosi interventi ai quali Cavanna ha risposto con puntualità; interventi compositi e molto positivi, che hanno dimostrato come spesso basta solo condividere delle riflessioni, per poter eleborare soluzioni o solo per prendere coscienza delle difficoltà.

Particolare soddisfazione per la serata hanno espresso gli organizzatori, il Delegato della LND e tutti i presenti in sala. Il nostro Presidente, accompagnato dal Vice Luigi Zaninotto, dal Collaboratore Tecnico per il Settore Giovanile Stefano Perisan, dai Dirigenti Sezionali Gabriele Poles e Beniamino Iseppi e da alcuni arbitri in attività, ha espresso ai Dirigenti dell' Azzanese Calcio un sentito ringraziamento per aver potuto comunicare e far capire chi è oggi un giovane arbitro, le sue difficoltà, le sue speranze ed anche, perchè no, i suoi sogni.

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