RADUNI
Raduno Mentor&Talent a Coverciano
25/11/2013

Questo raduno, per un giovane arbitro come me, è senza dubbio un'occasione unica, che suscita una frizzante eccitazione all'idea di essere chiamato a farne parte. Un Raduno tanto desiderato che rappresenta un primo traguardo raggiunto; un traguardo che promette impegno e fatiche ma che non mi aspettavo potesse darmi molto di più e farmi crescere così tanto, prima di tutto come uomo e, in secondo luogo come arbitro.
Siamo arrivati a Coverciano, tempio del calcio, in uno stato di venerazione pensando agli arbitri della C.A.N. A che ci avevano appena preceduto ma soprattuto ripensando a tutti i grandi campioni del calcio nazionale passati tra quelle mura, non si poteva chiedere una location migliore!
Da subito un richiamo alla serietà e l'impegno che ci viene richiesto, da parte di Fiorenza, per riportarci alla concentrazione e iniziare il grande lavoro di analisi filmati. Un lavoro svolto in gruppo, con grande maestria di Trentalange, che ci ha reso partecipi con le nostre opinioni, giuste o sbagliate che fossero, e che ha permesso il confronto e l'analisi anche delle risposte non proprio corrette.
Sicuramente un punto forte di questo raduno è stata la scelta degli ospiti che ci hanno intrattenuto con i loro contributo partendo dagli arbitri C.A.N. A Massa e Damato, che ci hanno raccontato la loro esperienza ed i loro sacrifici, per arrivare fino al livello più alto, facendoci capire come questo percorso non sia una via fantascientifica che solo pochi eletti possono percorrere ma che tutti noi possiamo raggiungere se spinti da un forte volontà.
Altro ospite di spessore è stato il Commissario C.A.I. Giannoccaro che ci ha invitati a riflettere "sull'errore", vedendolo da un punto di vista "innovativo", dando all'errore un carattere positivo perché è proprio grazie a quello, comprendendolo e assimilandolo, che si potrà evitare di ripeterlo in seguito. Continuare a lavorare con costanza, nonostante le cadute che fanno parte della vita, e con la convinzione di sapere quanto valiamo. Festeggiare l'errore per trarne vantaggio!
Quarto ospite, il Presidente dell' A.I.A. Nicchi, che ha messo in evidenza tutti gli sforzi e i risultati provenienti da questo lavoro gratificante che ha portato la figura dell'arbitro a mutare all'interno della società, passando dallo "scemo del villaggio" all'Educatore. Infine l'onore di conoscere il Responsabile arbitri della UEFA Pierluigi Collina, che ha destato in tutti noi una totale ammirazione per il carisma e per "l'idea di arbitro" che riconosciamo in lui.
Dal punto di vista tecnico, durante i due giorni, siamo stati oggetto di molte sperimentazioni come i video quiz o i nuovi metodi di allenamento, lo jo-jo dinamico e il metodo antinfortunistico FIFA chiamato "eleven plus". Tutte iniziative che hanno rappresento momenti di crescita tecnica ma anche di crescita umana, nei quali abbiamo messo in discussione noi stessi e non l'interpretazione del regolamento.
Un momento ricco di significato è stata la Messa domenica mattina, nella quale ho visto partecipi tutti i dirigenti e una buona parte dei ragazzi. Una due giorni davvero gratificante, da tutti i punti di vista. Un ringraziamento particolare ai miei compagni di viaggio Luca Neri di Latisana, Pietro Marangone di Udine, Francesco Marri di Cormons e al nostro Mentor Silvano Bottacin di Pordenone, per aver condiviso questa esperienza fantastica.
Ⓒ Alberto Favot

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